02/01/15

I luoghi segreti della Sicilia da scoprire in una confezione di salgemma. II parte di "Tecniche per andare altrove".

In un recente articolo apparso sul Corriere della Sera, Gian Antonio Stella, citava le parole di Raymond Bondin presidente onorario del comitato delle città e villaggi storici riconosciuti dall'Unesco:"Nel mondo intero, non esiste alcun posto con così tanti tesori come la Sicilia. Non esiste un altro luogo con una concentrazione così densa di meraviglie". L'articolo evidenziava ancora una volta la scarsa propensione delle istituzioni isolane e dei vari enti preposti, nel promuovere in Italia e all'estero tale patrimonio, nonostante la Sicilia abbia un cospicuo numero di siti presenti nel patrimonio culturale e naturale dell'Unesco.
Ma come può constatare chiunque si avventuri alla scoperta della Sicilia meno conosciuta, in cerca di necropoli o antichi insediamenti, questi si troverà spesso davanti a spettacoli ai limiti dell'incuria, per non usare termini quali abbandono e in certi casi anche quello di abuso a danno di beni pubblici. 

Lasciamo tuttavia ai professionisti dei media la narrazione delle vicende a cui le cronache ci hanno ormai abituati da anni, dedicando invece questo post a quei lettori interessati a scoprire praticamente i tesori e le meraviglie rammentati da Bondin. Come già sanno i nostri lettori , toccherà fare qualche sforzo nella ricerca di alcuni luoghi ignorati ma degni di una deviazione dalle mete usuali. Vi toccherà ad esempio andare al supermercato con i figli o i nipoti o con i vostri allievi più curiosi, e individuato il reparto del sale da cucina, acquistarne una confezione purchè riporti nella confezione la scritta Sicilia.
Se abitate in una grande città con un supermercato ben fornito troverete anche esotici sali rosa provenienti dall'Himalaya, grigi, rossi e persino blu provenienti dalla Persia. Prendete invece un pacchetto di Sale di Sicilia grosso e continuate se volete la vostra spesa.
Portate il prezioso minerale a casa o a scuola o se volete, portatelo a vostra zia o ancora passate in pescheria e acquistate una bella spigola da fare al sale, ma non distraetevi e soprattutto non gettate il pacchetto del vostro sale.
Adesso viene il bello ! Tenendo la vostra confezione di sale di Sicilia con entrambe le mani e osservandone la faccia superiore, troverete sotto la scritta GROSSO, una sequenza di due lettere e 8 numeri. Se lo fate di rado è il momento giusto per giocarvi al lotto i numeri della vostra confezione, ricordandovi di noi però in caso di vincite consistenti; abbiate però l'accortezza di annotare prima di uscire, le lettere stampigliate che potrebbero contenere alternativamente la lettera P oppure la lettera R.
Annotate le lettere dell'alfabeto riportate sulla confezione, ruotate quindi il pacchetto del sale e noterete che su uno dei lati lunghi dove è riportato il quantitativo di sale (1000 g) , si trova la legenda che vi informerà che P sta per Petralia in provincia di Palermo, mentre R sta per Racalmuto in provincia di Agrigento.
La domanda adesso è opportuna: conoscete queste due località? Avete mai letto articoli che promuovessero la visita di antichi giacimenti di salgemma in Sicilia? Chissà perchè lo zibibbo siciliano è riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'Umanità e non invece le sue miniere di salgemma che potrebbero offrire ulteriori modi per creare lavoro e soprattutto sviluppo locale, indipendentemente dalla produzione di sale che genera da tempo lavoro e cospicui fatturati.
Per completezza occorre dire che in Sicilia di miniere di salgemma ancora in funzione, oltre quella di Petralia Soprana sulle Madonie e di Racalmuto, il cui giacimento è ubicato a metà strada tra Agrigento e Caltanissetta, va aggiunto anche quello di Realmonte, ubicato a circa 11 chilometri da Agrigento. All'interno di quest'ultima miniera si trova un' intera chiesa ove tutti gli elementi architettonici e le varie sculture, incluse una Santa Barbara, protettrice dei minatori, sono stati realizzati interamente con il sale.
I tre siti geologici menzionati hanno caratteristiche molto particolari che unite alle altre peculiarità del territorio, come la spettacolare falesia di marna bianca, nota con il nome di Scala dei Turchi, che attira già numerosi turisti, varrebbero da sole il viaggio.

Falesia di marna detta Scala dei turchi (Agrigento)
L'associazione Sicilia antica sembra l'unica a proporre a gruppi autonomi la visita di una delle miniere più spettacolari; non abbiamo notizie di enti o associazioni locali che in maniera organizzata e continua e quindi facilmente fruibile, si sia dedicata a far conoscere questi straordinari monumenti della natura. Rimandando ai siti internet specifici (si veda in basso), ci limitiamo qui a ricordare che la miniera di Petralia Soprana si trova a  58 km da Cefalù e si dirama lungo 70 km di gallerie, tra giganteschi ambienti realizzati artificialmente a partire dal 1972 in uno dei più ricchi giacimenti di Halite, la forma cristallina del cloruro di sodio noto con la formula chimica di NaCl. Questo gigantesco deposito di salgemma formatosi 6 milioni di anni fa nel ventre di una montagna che raggiunge i 1100 metri sul livello del mare, fornisce un prodotto che la natura nel corso dei millenni ha reso talmente puro da non necessitare, come il sale marino, ottenuto per evaporazione, di ulteriori processi al fine di eliminare impurità e sostanze minerali non compatibili con l'uso alimentare. Non sarebbe male secondo noi, portare in gita figli, nipoti o studenti, prima nelle saline ubicate nei pressi dell'antica colonia fenicia di Mozia nei pressi di Trapani ove si trovano decine di vasche per l'evaporazione e montagne di sale adatte a splendide foto mediterranee dai forti contrasti e successivamente in una miniera di salgemma come quella di Petralia Soprana. 
Il tema del sale potrebbe essere esteso sia dal punto di vista storico che geografico: internet può soddisfare molte altre curiosità se usato cum grano salis, mentre a coloro che hanno già avuto la fortuna di visitare i siti descritti suggerisco altri luoghi(vedi link in basso) per lo più ignorati, ma adatti a viaggiatori curiosi con una buona dose di sale in zucca.

Se avete appreso la lezione, cercate in futuro di metterla in pratica, osservando e investigando su cibi o bevande: siamo certi che i nostri suggerimenti vi porteranno a interessanti scoperte e magari vi aiuteranno a scoprire luoghi a cui non avreste mai pensato prima.
Se ad esempio vi trovaste per lavoro o per turismo in territorio russo, provate a dare un'occhiata ai vini di quell'immenso paese fatto di repubbliche ignote e decine di etnie: potreste trovare vini dell'Abkhazia o della Georgia e recentemente anche numerose etichette provenienti dalla Crimea.
Trovate nella foto a destra, a titolo di esercitazione, un' etichetta del vino rosso Херсонес prodotto a Inkerman cittadina non lontana da Sebastopoli.
Provate a trarre da questi pochi elementi utili informazioni per andare altrove, cercando notizie sulla sua denominazione e sulla località di produzione e buona scoperta !
Se l'alfabeto cirillico ha frenato il vostro entusiasmo vi daremo un aiuto: cercate allora "Chersoneso" e buon divertimento!

autore:Rolando Profita

Link utili per le esplorazioni siciliane:

Link utili per ulteriori scoperte legate al mondo del sale in Italia
http://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_di_Savoia_%28Italia%29

Link per esplorazioni all'estero:

















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